Spettabile Redazione, Caro Direttore, è innegabile che Giorgio Pastorino abbia fatto bene a ricordare i meriti e il positivo di Valassi, che non si può contestare. Semmai, i suoi trent'anni dovevano essere criticati molto prima, anche se in questa città, che vuole dimenticare il passato recente, ormai tutto è possibile. Anni fa, un vice brigadiere dei carabinieri fu trasferito a Milano (non faccio il nome per rispetto alla sua riservatezza, anche se è scomparso da qualche tempo) perché la moglie gestiva un’attività imprenditoriale in “netto contrasto” con l’attività del marito: un negozio di parrucchiere per signora, mentre si è taciuto per anni che un notaio esercitasse nella stessa città dove la moglie ricopriva una carica importante in magistratura, senza che nessuno eccepisse. I due casi gridano vendetta. Tornando a Valassi, al di là del suo trentennio, meno male che non è un ventennio, considerate le sue capacità non solo imprenditoriali, lo vedrei bene come sindaco, perché potrebbe mettere a disposizione della collettività le sue esperienze positive per contrastare l’inefficienza e lo zero assoluto dell’attuale amministrazione. Perché un imprenditore di successo e il successo non deriva dal capitale ma dalle capacità personali, Berlusconi è uno se non il migliore dei nostri imprenditori prestato alla politica, ha commesso il grave errore di voler trasformare l’Italia in una grande Mediaset, circondandosi non di persone professionalmente preparate ma di politici incapaci. E l’errore lo sta pagando di tasca propria, mentre dovrebbe difendersi dalle calunnie gratuite di alcuni nostri politici, trascinandoli in tribunale come fecero loro. Ma Berlusconi ama troppo l’Italia per darle il colpo di grazia, accusando chi lo ha illegittimamente allontanato. L’imprenditoria privata punta all’utile mentre l’amministrazione pubblica dovrebbe avere come obiettivo primario il soddisfacimento dei bisogni del cittadino, non degli invasori.Suggerisco di lasciare da parte antipatie e simpatie personali, guardando all’interesse della città, perché quest’amministrazione, al di là delle responsabilità che il sindaco potrebbe avere nel losco affare, si dovrebbe guardare anche alle responsabilità trascurate del vice sindaco che presentò Palermo.Cordialmente.
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