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Mandello: 606 soci per l’Avis, assemblea ricordando Comini

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La sezione AVIS di Mandello del Lario si è riunita nella serata di ieri, venerdì 12 febbraio, presso la Sala Civica di Molina per prendere parte alla  57° Assemblea Ordinaria dei Soci. A presiedere l'incontro, durante il quale si è discusso e deliberato in merito ad un ricco ordine del giorno, è stato il presidente Pier Carlo Redaelli, accanto al quale hanno seduto Giorgio Grassi  in rappresentanza dell'Avis provinciale, il dott. Giovanni Pozzi, revisori dei conti dell'associazione mandellese e il vicesindaco Serenella Alippi. L'assemblea si è aperta puntuale alle ore 21 nel ricordo affettuoso del fondatore e presidente onorario dott. Gianni Comini, scomparso lo scorso luglio, e della cofondatrice Fede Gala, mancata a dicembre: a loro è stato dedicato un sentito momento di silenzio carico di stima e affetto. Al primo, in particolare, durante la serata è stata intitolata la sede AVIS Comunale "Dott. Gianni Comini a.m.", segno di immensa riconoscenza per colui che la sezione mandellese l'ha prima di tutto voluta, poi fondata e poi cresciuta nel tempo, amorevolmente e con costanza, rappresentando con il suo modo di fare un vero e proprio esempio per i soci che si sono susseguiti nell'arco degli anni. Giovanni Pozzi, Serenella Alippi, Pier Carlo Redaelli e Giorgio Grassi'Uno stile di vita': queste le quattro che hanno riassunto la sua figura. "Da lui abbiamo imparato a non apparire, la pazienza di aspettare i risultati, l'umiltà di riconoscere i propri limiti,  la saggezza di valorizzare il lavoro degli altri,  la caparbietà di perseguire un obiettivo quando ritenuto giusto e meritevole", si legge nella lettera dedicatagli dal Consiglio Direttivo. La grossa eredità umana che Gianni Comini ha lasciato dietro di sé, è stata così raccolta dai suoi successori, soci, benefattori e amici che decidono di impegnarsi in prima persona nella grande missione dell'associazione, mettendo in gioco le proprie capacità, le proprie forze e il proprio tempo: perché questo, si è detto ieri, 'è ciò di cui AVIS ha bisogno'. E proprio il programma delle attività svolte nel 2015 è testimonianza di un impegno che va in questa direzione: tra le più rilevanti, l'incontro con i ragazzi di 2° media dell'Istituto Comprensivo di Mandello, che ha coinvolto e stimolati l'attenzione e la curiosità di circa 90 alunni; la Giornata Mondiale della Donazione del Sangue, che ha avuto come esito l'iscrizione di numerosi aspiranti donatori; il progetto 'Sensibilizzazione-coinvolgimento extra comunitari', rivolto in particolare ai possibili donatori di etnie sub-sahariane; il Progetto Screening Mammografico per le donatrici di 45 anni,  completamente  a carico della sezione mandellese, che tuttavia non sarà possibile rinnovare per questo 2016. Le cifre, poi, parlano anch'esse di un impegno che prosegue senza sosta anche se non privo di difficoltà: 606, in totale, il numero dei soci, di cui 601 'soci donatori' e 5 'soci collaboratori'. Senza peli sulla lingua, durante la serata è stata richiamata all'attenzione l'ormai diffusa e sconveniente abitudine di alcuni soci di rinviare la data della donazione in base alle proprie esigenze: "anche nella nostra sezione, come in tutte le altre sezioni comunali, si è diffuso il concetto del 'diritto superiore al dovere': si tratta di una pratica che non ci lascia tranquilli", ha ammonito il presidente Redaelli. Nell'ambito delle donazioni, poi, il 2015 ne ha fatte registrare 1041, di cui 957 di sangue e 84   di plasma, queste ultime ridotte drasticamente dalla decisione del CTR di gennaio che, come è stato riportato, 'ha cambiato l'idoneità dei donatori , ove possibile, da plasma a sangue intero', causando non pochi problemi organizzativi. In merito a ciò, il consiglio direttivo si è auspicato che vengano prese ferme prese di posizioni nei confronti dell'azienda ospedaliera, nella tutela dei soci avisini e nella convinzione che il patrimonio umano di AVIS non sia 'ad uso e consumo del CTR , ma ricchezza del nostro territorio a disposizione degli effettivi bisogni'.  Senza lasciarsi abbattere dagli ostacoli, ma nella ferma decisione di superarli per conseguire obiettivi importanti,  prosegue quindi l'impegno della sezione mandellese di AVIS, che a fine 2016 vedrà chiudersi il mandato dell'attuale consiglio direttivo. Per il futuro, ci si aspetta 'nuova linfa', con l'arrivo di nuovi soci e nuovi donatori. L'imperativo rimane sempre uno: agire, non delegare.

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