È stata celebrata nella serata di ieri nella Chiesa Parrocchiale di Garlate la Santa Messa per ringraziare e salutare con grande affetto Don Mario Colombini, parroco e guida spirituale della comunità per 30 anni che, dopo aver superato la soglia d'età dei 75 anni e aver affrontato alcuni problemi di salute, ha deciso di lasciare il paese e ritornare nella sua Inveruno. Don Mario ColombiniIl nuovo parroco Don Matteo GignoliAlla celebrazione erano presenti tutti i sacerdoti nativi di Garlate, quelli dell'area omogenea (Pescate, Olginate, Villa San Carlo e Valgreghentino), il cappellano dell'Ospedale "Manzoni" di Lecco, Don Antonio, il Decano Monsignor Franco Cecchin, il Vicario Episcopale Monsignor Maurizio Rolla e Don Matteo Gignoli, che domenica 14 subentrerà ufficialmente a Don Mario e Don Enrico Mauri, parroco di Pescate che ha deciso di dimettersi dal suo "incarico". L'abbraccio tra don Mario, don Enrico e don Matteo"Questi ultimi giorni qui a Garlate" ha detto Don Mario, particolarmente emozionato, "sono pieni di pace e tranquillità, ma anche di gioia, seppure velata da un po' di tristezza. Nelle mie riflessioni quotidiane mi sono venute in mente due immagini, che vorrei lasciare a tutti voi: la prima è quella di un muratore, che alla fine della giornata può vedere concretamente i frutti del suo lavoro. Il sacerdote, al contrario, è solo spiritualità e spesso si fa prendere dalla stanchezza, dallo scoraggiamento: il mio compito qui è stato quello di seminare, di credere nel futuro senza mai abbandonare la speranza". Mons. Maurizio Rolla "In questi 30 anni trascorsi qui a Garlate penso di avere gettato almeno tre semi: il primo è quello di una comunità aperta, in grado di accogliere tutti, senza distinzioni; il secondo è la solidarietà, l'attenzione verso gli altri e la carità; l'ultimo, infine, è quello della Parola di Dio, che si esplica nella catechesi e nella Santa Messa. A questo proposito ci tengo a ringraziare con tutto il cuore i numerosi ragazzi che hanno partecipato con me al catechismo e alla vita oratoriale e che oggi pomeriggio hanno voluto donarmi la loro presenza per un ultimo momento di preghiera insieme. La seconda immagine a cui avevo pensato è quella dell'alleanza, dell'amicizia di Dio con il suo popolo: la Comunità di Garlate è stata per me come una sposa, per cui ho sempre nutrito un immenso amore, gratuito e fedele, capace di donarle sempre un autentico splendore. Il mio cuore sarà sempre pieno di questi ricordi per cui posso solo ringraziare tutti voi, augurandovi un buon cammino". Prima dell'inizio della Santa Messa, Don Mario e Don Enrico Mauri, parroco di Pescate che ha rassegnato le sue dimissioni pur continuando a stare in paese, si sono stretti in un abbraccio con Don Matteo Gignoli, a cui hanno simbolicamente "passato il testimone". Il giovane sacerdote renatese sarà la guida dell'Unità Pastorale delle parrocchie di Garlate e Pescate, che si è deciso di unificare nel mantenimento delle rispettive autonomie giuridiche e amministrative. "Noto con piacere" ha affermato Monsignor Maurizio Rolla "che la comunità sta reagendo in modo molto disponibile e ordinato a questi importanti cambiamenti: auguriamo a Don Matteo di poter continuare al meglio il grande operato di Don Mario e di costruire un cammino di fede autentica e condivisa". "Vorrei ringraziare" ha concluso Don Mario "tutta la comunità di Garlate, che in questi 30 anni è davvero stata per me come una "sposa"; ringrazio inoltre le autorità, che anche stasera vedo qui presenti in prima fila, tutti i sacerdoti che mi hanno raggiunto in questa Santa Messa e, infine, i miei cantori, che negli ultimi tempi mi hanno fatto un grande regalo decidendo di ricostituire il coro parrocchiale. Grazie mille a tutti!". La settimana della comunità di Garlate, comunque, è appena iniziata: sono molti, infatti, gli appuntamenti organizzati in parrocchia per stringersi con affetto intorno a Don Mario, vera guida spirituale e pilastro per tutti. A partire da domenica 14 febbraio, quando in occasione di un consiglio comunale straordinario, alle ore 11.15, sarà assegnata a Don Mario la cittadinanza onoraria.
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