Giovanni De Cansi, presidente CdA CrevalBanche ancora sotto attacco in Borsa con cali rilevanti che hanno ridotto della metà il valore di gran parte delle azioni bancarie quotate. Non sfugge a questa dinamica il Credito Valtellinese - il cui Consiglio di Amministrazione ha diffuso i dati di bilancio 2015 nella giornata odierna - che vede il titolo a 0,618, il minimo dell'anno 2016. Tuttavia i dati dell'Istituto con sede a Sondrio evidenziano un utile netto di 118 milioni rispetto alla perdita 2014 di 325 milioni, un risultato netto operativo di 304 milioni (345 nel 2014) e, soprattutto, un indice di solidità (rapporto tra il capitale ordinario e le sue attività ponderate per il rischio) pari al 13,5% a fronte di una soglia minima per le banche italiane fissata dalla BCE del 10,50%. I dati principali riguardano gli impieghi che si attestano a quota 19 miliardi (+ 0,2%). Più che raddoppiati i mutui (821 milioni + 103% di cui solo il 15% proveniente da operazioni di surroga rispetto alla media del sistema del 32%). Aumentano i finanziamenti alle imprese, + 70% contro una media di sistema del + 13%. Il credito deteriorato 2015 è risultato pari a 538 milioni lordi contro i 950 milioni del 2014. La situazione nel suo complesso sembra in fase di leggero miglioramento anche se la pur modesta ripresa potrebbe essere penalizzata dal rallentamento delle economie della Cina e del Paesi emergenti. All'assemblea del 23 aprile il Consiglio di Amministrazione proporrà la distribuzione di un dividendo pari a 0,03 euro per azione, corrispondente a un monte dividendi di 33,3 milioni.Ecco il testo integrale della relazione allegata al bilancio approvato dal CdA del creVal CLICCA QUI
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