Domenica 31 gennaio, alle 15.30, avrà luogo la cerimonia di inaugurazione della rinnovata scuola materna Giovanni XXIII, di via San Nicolò, attigua alla Basilica. La cerimonia porta a ricordare, nelle memorie lecchesi, che la stessa scuola ha visto, nel 1964, la prima pietra benedetta dall’arcivescovo di Milano Giovanni Colombo, che poi, due anni dopo, nel luglio 1966, tornò a Lecco per inaugurare il nuovo complesso.L’arcivescovo di Milano ricevuto dalle autorità in piazza Cermenati, all’inizio della scalinata verso la BasilicaFu, quest’ultima, una giornata particolarmente intensa di impegni per il cardinale Giovanni Colombo, che inaugurò, oltre al complesso Papa Giovanni, importanti opere come la funivia Versasio-Piani Erna (entrata in funzione con corse regolari nell’autunno 1965) ed il pensionato per studenti e lavoratori “Piero Amigoni”, in via Tonale, oggi divenuto Casa dell’Economia, con la Camera di Commercio. Quest’ultima opera, di importante rilevanza sociale, venne dedicata alla memoria di Piero Amigoni, senatore eletto per tre volte a Palazzo Madama, nel Collegio di Lecco, nel 1953, 1958 e 1963. A pochi mesi dalla sua terza elezioni il senatore Amigoni scomparve improvvisamente.Il cardinale Colombo a colloquio con un bimbo della scuola materna Papa GiovanniNella giornata lecchese del cardinale Colombo del luglio 1966, ebbe notevole rilievo l’omelia che volle tenere in Basilica al mondo del lavoro, rappresentato da imprenditori, dirigenti, operai, con componenti delle commissioni interne sindacali delle maggiori fabbriche, dalla Badoni alla SAE.Nell’indirizzo di saluto al cardinale Giovanni Colombo il prevosto di Lecco, mons. Enrico Assi, ebbe modo di sottolineare che “la comunità parrocchiale di San Nicolò ha la gioia di presentarvi questa casa intitolata alla memoria benedetta di Papa Giovanni XXIII perché, come il 7 giugno 1964 avete accolto benevolmente il nostro invito per benedirne la prima pietra auspicale, così oggi vogliate invocare, ad opere compiuta, la benedizione del Signore su tutti coloro che di questa casa vorranno fare un centro di vita e di formazione cristiana”.Mons. Assi ringraziò l’arcivescovo Colombo per aver voluto benedire “con cuore ed animo di Pastore, dall’alto di Erna, la nostra città, le nostre case, le nostre officine, per la parola che avete rivolto al mondo del lavoro lecchese che, unendo la coraggiosa e tenace intraprendenza degli operatori economici e l’intelligente e volitiva prestazione dei lavoratori, ha fatto di Lecco uno dei punti più industrializzati e progrediti della nostra Italia”. L’arcivescovo di Milano presso la funivia Versasio-Erna. Si riconoscono il sindaco Alessandro Rusconi ed il prevosto mons. Enrico AssiAlla funivia di Erna il cardinale Colombo, che era accompagnato dal prevosto Assi e dal sindaco Alessandro Rusconi, venne ricevuto dal presidente della SPER Achille Colombo e dal presidente dell’Immobiliare Resegone, Angelo Beretta. Quest’ultimo fece anche gli onori di casa al Pensionato “Pietro Amigoni”, affiancato dal direttore don Antonio Pergoli, sacerdote della diocesi di Piacenza che ha diretto per anni Il Resegone, prima di don Luigi Stucchi. L’edificio poteva ospitare 100 giovani, dotato di sale di studio e di ricreazione, di mensa, ed anche di una chiesetta offerta dalla famiglia Amigoni.Nell’omelia al mondo del lavoro, presso la Basilica di San Niolò, l’arcivescovo sottolineò che “un tempo non lontano, in cui la malizia interessata o l’arretratezza mentale di uomini, prendeva a pretesto per far credere che la Chiesa fosse aliena dal mondo del lavoro, chiusa in una vana nostalgia di antichi regimi, ostile alla promozione della classe operaia, timorosa del progresso scientifico e tecnico. Quel tempo, ormai e per fortuna è tramontato e speriamo per sempre. Oggi appare chiarissimo a tutti come la religione non è e non può essere estranea e tanto meno avversa al lavoro ed al progresso, sia in linea di principio, sia in linea pratica”.Cartolina di Erna con la nuova funivia anni 1964/1966Al termine dell’intensa giornata lecchese il cardinale Colombo manifestò meraviglia e consolazione per tutte le opere viste e per questo volle esprimere il suo compiacimento per una città così attaccata ai valori della tradizione cristiana. L’arcivescovo era accompagnato dal suo segretario, don Ferruccio Dugnani, che dal 1976 diventerà prevosto di Lecco, subentrando a mons. Enrico Assi consacrato vescovo.
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